Dispensa

Storia dei biscotti danesi

Royal Dansk, la latta e i biscotti
Iconica, dalla grafica rassicurante e i colori brillanti. Invitante, agognata da tutti, bella e impossibile: ha fatto sognare mezzo mondo ma soprattutto ha deluso generazioni di bambini affamati, la scatola di latta blu della Royal Dansk. Probabilmente la più nota azienda produttrice di biscotti al burro danesi, a cui va il merito di aver creato un vero e proprio mito attorno a questi dolcetti, e ancora prima al packaging, ambitissimo dalle nonne che lo usavano per contenere ago e filo. Aprire quella latta riservava spesso un’amara sorpresa, ma i biscotti – da qualche parte – esistevano davvero. La produzione è cominciata nel ’66 nel paesino di Helsingoer, in un piccolo laboratorio famoso per il suo attaccamento alla tradizione dolciaria danese (da qui il nome, Danesi Reali). La caratteristica di questi biscottini? Il sapore intenso di burro, ingrediente protagonista della ricetta, che per questo motivo aveva bisogno di essere conservata nel miglior modo possibile: ecco, allora, l’idea della latta blu con l’immagine della fattoria Hjemstavnsgaard dell’isola di Fionia.

Le forme dei biscotti Royal Dansk
Altro dettaglio che rende i biscotti inconfondibili è la forma. Cinque forme, per la precisione, divenute ormai un classico della pasticceria: il biscotto a forma di pretzel, l’anello alla vaniglia, il rettangolo in “stile finlandese”, e i due rotondi, uno stile “country” leggermente più scuro degli altri e l’altro al cocco. Oggi i biscotti Royal Dansk vengono prodotti in due fabbriche, una a Nørre-Snede e una e Ribe, che ogni anno sfornano più di 25mila tonnellate di dolcetti. Dalle origini a oggi è cambiato ben poco in azienda: la ricetta è la stessa di sempre, ma sono stati mossi dei passi in avanti sul tema ambientale, attraverso un piano d’azione che comprende iniziative etiche per ridurre il proprio impatto. A cominciare dai materiali utilizzati per il packaging, tutti riciclabili. Come lo è la famosa scatola.

Il fascino della latta
Una scatola che ha fatto la storia del packaging e che, a detta dell’azienda stessa, continua a essere usata in casa nei modi più creativi (che quasi mai hanno a che fare con la cucina). Riutilizzabile, duratura, grande abbastanza per contenere diversi oggetti: la scatola Royal Dansk è stata nel tempo fonte di ispirazione per altri brand, che hanno riproposto la formula delle latte con i pirottini di carta per i loro dolcetti. Packaging a parte, i biscotti danesi sono semplici da preparare anche in casa: in particolare, per gli iconici anellini alla vaniglia occorre preparare la frolla montata, da manipolare esclusivamente con la sac à poche. Un consiglio? Preparatene in quantità e di diverse tipologie e scegliete una bella scatola per regalarli, per compensare le delusioni dell’infanzia.

 

fonte: gamberosso.it